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Spesso in ambito HR si sente parlare dell'head hunter, una figura che si occupa di trovare i talenti migliori da proporre ad aziende e istituzioni che sono alla ricerca di alcune figure specifiche altamente qualificate da inserire nell'organico. Tuttavia, non sempre si ha ben chiara l'importanza di questa attività, così come della ricerca attiva svolta dai consulenti HR quando vengono incaricati dalle aziende nella selezione di profili specifici.
Abbiamo chiesto a Riccardo Barbieri, Fondatore di Biemme Consulting di spiegarci le principali potenzialità dell'head hunting e della ricerca attiva, due servizi che possono rivelarsi determinanti per sostenere la crescita di un'azienda nel medio e lungo termine.
Cos'è un head hunter e come lavora?
L'head hunter è un professionista nel campo delle Risorse Umane che svolge un ruolo fondamentale per le aziende alla ricerca dei migliori talenti. Grazie alla sua esperienza e alle sue competenze, è in grado di comprendere rapidamente le necessità dell'azienda cliente, interpretandone le esigenze in modo preciso e mirato. Questo gli consente di individuare e selezionare i profili più adatti, tenendo conto sia del contesto specifico del settore in cui opera l'azienda, sia della particolare area geografica di riferimento. In sintesi, l'head hunter rappresenta una figura strategica per il successo delle imprese, aiutandole a trovare i professionisti più qualificati per raggiungere i loro obiettivi.
Quali sono le tipologie di aziende che in genere si rivolgono a questa figura?
Le realtà che generalmente si rivolgono a questa figura professionale sono imprese dinamiche e orientate al risultato, che affrontano il mercato del lavoro con un approccio pragmatico e strategico. Si tratta di organizzazioni che hanno già intrapreso azioni concrete per migliorare la loro capacità di attrarre e acquisire talenti, dimostrando una chiara consapevolezza dell'importanza della talent acquisition per il raggiungimento dei propri obiettivi aziendali. Queste aziende vedono nell'head hunter un alleato prezioso per individuare le risorse migliori e più adatte al loro contesto e alla loro visione di crescita.
Quali strumenti utilizza un head hunter per la selezione?
Un buon recruiter sa quanto sia fondamentale mettere il candidato a proprio agio, lasciandogli ampio spazio per esprimersi. Questo significa permettergli di parlare in modo approfondito delle proprie competenze, esperienze passate, motivazioni personali e degli argomenti che lo riguardano più da vicino. Allo stesso tempo, interviene con domande mirate, volte a esplorare aspetti specifici legati alle cosiddette soft skills, come la capacità di comunicare, lavorare in team o gestire situazioni complesse. Questo approccio non solo permette di ottenere un quadro chiaro e completo del candidato, utile per entrambe le parti coinvolte, ma favorisce anche la creazione di un clima empatico e di fiducia, elemento fondamentale per una relazione professionale efficace e trasparente.
Quali sono in genere le posizioni ricercate per le quali ci si rivolge a questa figura?
Si tende a coinvolgere un head hunter in genere per posizioni di alto livello, spesso apicali o direttive, in grado di assumere la responsabilità di gestire progetti complessi e coordinare team di lavoro. In molti casi, l'intervento dell'head hunter è richiesto anche per la ricerca di "iperspecialisti", professionisti con competenze altamente specializzate capaci di apportare un valore immediato all'azienda cliente. Queste figure sono fondamentali per rispondere a esigenze specifiche e per garantire che l'organizzazione possa affrontare con successo le sfide del mercato.
Che differenza c'è tra head hunting e ricerca attiva?
L'head hunting è un'attività altamente mirata, che si concentra su un numero ristretto di aziende concorrenti e su un selezionato gruppo di candidati particolarmente qualificati. Si tratta di una ricerca molto focalizzata, in cui l'obiettivo è individuare le figure più adatte a soddisfare le esigenze precise di un'azienda. Al contrario, la ricerca attiva è un processo più ampio e versatile, che coinvolge un numero maggiore di aziende, settori e, di conseguenza, un numero più elevato di candidati. In questo caso, l'approccio è meno circoscritto e punta a una selezione più vasta per soddisfare una varietà di esigenze professionali.
Quali sono i vantaggi per un'azienda nell'affidarsi a un'agenzia di ricerca e selezione?
Questa scelta offre numerosi vantaggi concreti per un'azienda. In primo luogo, la rapidità con cui un head hunter agisce è facilmente misurabile, poiché è in grado di identificare e presentare rapidamente i candidati più adatti. Al contrario, utilizzare conoscenze interne all'azienda o il passaparola spesso comporta tempi più lunghi e risultati meno certi. Inoltre, utilizzare metodi informali può esporre l'azienda a rischi di immagine, soprattutto se il processo di selezione non viene gestito in modo professionale. Affidarsi a esperti garantisce invece un approccio più strutturato e sicuro, con risultati più affidabili e tempi più brevi.
Quali sono i primi consigli che daresti a un'azienda in cerca di nuovi talenti?
I primi consigli che darei a un'azienda in cerca di nuovi talenti riguardano innanzitutto l'importanza di curare la propria presenza online, in particolare attraverso il sito internet, LinkedIn e YouTube. Questi canali devono contenere contenuti significativi che trasmettano un'immagine positiva e stimolante dell'azienda, evidenziando i suoi valori e la sua cultura. Tuttavia, è fondamentale che queste comunicazioni siano supportate all'interno dell'organizzazione da politiche concrete e moderne su temi come il welfare aziendale, lo smart working, la flessibilità oraria e la creazione di un buon clima lavorativo. Solo così l'azienda potrà attrarre i talenti giusti, mostrando non solo una buona immagine, ma anche un ambiente di lavoro davvero stimolante e attento alle esigenze dei propri dipendenti.
A parità di competenze, quali sono le caratteristiche più apprezzate in fase di selezione?
A parità di competenze, le caratteristiche che un recruiter valuta positivamente in fase di selezione riguardano principalmente l'interesse genuino del candidato per la posizione offerta e le motivazioni profonde che lo spingono a intraprendere un cambiamento professionale. Un recruiter con esperienza e professionalità sa che questi aspetti sono fondamentali per andare oltre le capacità tecniche e considerare l'allineamento del candidato con la cultura e gli obiettivi dell'azienda. Trovarsi di fronte a un candidato motivato, che dimostra un vero entusiasmo per la posizione e una chiara visione del proprio percorso professionale, è sicuramente un elemento positivo che può fare la differenza durante il processo di selezione.
Biemme Consulting è una società di consulenza specializzata in gestione e sviluppo di risorse umane qualificate principalmente nelle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna.
Head Hunting, ricerche dirette e articolate, selezioni accurate, un continuo aggiornamento, il lavoro per obiettivi e la trasparenza col cliente ci permettono di raggiungere risultati in tempi rapidi.
La nostra consulenza di direzione è rivolta al miglioramento di organizzazioni aziendali.
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